Ciao Renzo
Un altro “mattone” della Virtus Borgo Venezia se ne va! Anche il cuore di Renzo alla fine ha ceduto e da oggi siamo più poveri tutti noi che la abbiamo conosciuto sui campetti della provincia sia da virtussini che da avversari. Renzo Passuello rappresentava per me la vecchia Virtus, quella che ho conosciuto 40 anni fa, un po’ arcaica se vogliamo ma già la “grande famiglia”- La stessa che ha plasmato i giovani della società e che ha portato al rinnovamento portato da Fresco e dai suoi.
Ho avuto la fortuna di frequentarlo in momenti importanti per la mia formazione e pure se non sempre la frequentazione è stata regolare, abitare a pochi metri di distanza ha mantenuto comunque viva la presenza.
Me lo ricordo anche burbero e polemico a volte, perché sapeva esserlo, ma nei miei vent’anni di separazione dalla società, per me la Virtus è sempre stato lui.
I ricordi sono tanti e sarebbe facile (ma non breve) per me dilungarmi in aneddoti vari però mi piace ricordare qui la sua gioia il Natale scorso quando alla festa virtussina è ritornato protagonista in mezzo a tanti dei suoi “bocia”. E non posso dimenticare quando l’anno scorso partiva dalla sua Piazza, a piedi e con il girello e cagnolino, per venire al Gavagnin a sostenere la Juniores di suo figlio Alberto.
Era un grande tifoso interista e ora si godrà da lassù con l’amata moglie e probabilmente il vecchio Giacinto Facchetti le partite dei suoi amori.
L’Inter e la Virtus.
Marco Bragantini