Delta Rovigo: Cherchi, Marigo, Bellini (72° Natali), Sattin, Ferrari, De Cristoforo, Staine, Finotti (52° Fabris), Capuzzo (87° Berti), Evali, Ranzolin.
A disp. Mihasi, Ben Mohamed, Pergega, Visentin, Provito, Astolfi.
All. Rossi Alessandro
Virtus Vecomp: Tebaldi, Vinco (60° Marani), Taylor, Demian, Frizziero, Gueye, Damian, Scolaro, Milella (83° Rosada), Joketic, Butucaru (70° Fochesato).
A disposizione: Masih, Collu, Derossi, Zanoni.
All. D’Antonio.
Arbitro. Pianon di Treviso.
Reti: al 46' Milella (V), 83° Ranzolin (D): all’83° espulso Staine (D).
La “sagra” dell’occasione perduta.
L’Italia è il Paese delle sagre e non manca settimana che in qualche paesino o nella grande città non si celebri la festa paesana, la sagra, di qualchecosa che generalmente è commestibile.
Ebbene, oggi in quel di Rovigo si è celebrata quella dell’occasione perduta o meglio DELLE occasioni mancate.
Non ho abusato di alcolici, come invece succede di solito a queste feste, ma questa sera non mi sento assolutamente in vena di elencare dati, fatti e statistiche e quindi mi limiterò a segnalare il bel gol della Virtus con Milella al 46°, frutto di azione manovrata da Taylor e Damian, e l’unica vera occasione per il Delta all’83° con Ranzolin che insacca alle spalle di Tebaldi con un diagonale dalla destra.
Nel mezzo ci sono almeno 6/7 palle gol per i rossoblù, di cui due clamorose, che mi fanno pensare che a volte manchiamo di “cattiveria” in fase conclusiva.
Nella ripresa espulsi per il Rovigo sia il tecnico Rossi che la punta Staine, entrambi per offese rivolte all’indirizzo dell’arbitro.
Due punti persi ma un finale di campionato da condurre come i famosi tigrotti del concittadino Emilio Salgari: con il coltello tra i denti.
Marco Bragantini